sabato 6 aprile 2013

Autismo: Lettera del Prof. Bonanni alla redazione di "Le invasioni barbariche" riguardo alla trasmissione del 27 marzo 2013


Il Prof. Paolo Bonanni, Ordinario di Igiene dell'Università degli Studi di Firenze, Direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva, Dipartimento di Scienze della Salute, ha inviato la seguente lettera alla redazione del programma "Le Invasioni Barbariche" di La7 in riferimento alla trasmissione del 27 marzo 2013 che pubblico con il suo permesso.

Gentile Dr.ssa Bignardi e gentile Redazione,

ho seguito l'intervista a Franco Antonello nella sua trasmissione della scorsa settimana, e fino all'ultima parte dell'intervento non potevo provare altro che ammirazione e profonda simpatia umana per un padre che si è dedicato in modo così totale ed appassionato alla cura del figlio.

Purtroppo l'ultima parte dell'intervento mi ha profondamente rattristato e turbato per l'attacco alla fiducia delle famiglie nelle vaccinazioni, alla quale il sottoscritto e moltissimi operatori nel campo della sanità dedicano il proprio lavoro quotidiano, sia nello studio scientifico, sia nell'applicazione e comunicazione alla popolazione, perché crediamo profondamente nella prevenzione come strumento eccezionale per la salute dei nostri bambini, ma anche dei grandi...

Un intervento come quello di Antonello rischia di minare la fiducia della popolazione nelle vaccinazioni, fatto inaccettabile e pericoloso. Non si possono fare affermazioni così categoriche senza un contraddittorio, e senza sapere quale sia il rapporto tra rischi e benefici delle vaccinazioni dimostrato da tanti anni di esperienza e tanti studi a livello mondiale.

Antonello premette di non essere esperto di problemi di salute, ma poi fa affermazioni di enorme gravità ed impatto negativo sulla percezione delle famiglie. Vi sono affermazioni nell'intervista di Antonello che, a una attenta analisi, sono evidentemente spiegabili non con una responsabilità delle vaccinazioni, ma con una pura e semplice coincidenza temporale.

Ad esempio, egli afferma che il fatto che vi siano oltre 6000 segnalazioni di autismo dopo vaccinazione, a diversa distanza da essa, non può essere solo un caso. Invece è proprio un puro fatto statistico di coincidenza temporale. Visto che (per fortuna per ora) si vaccinano il 95% dei bambini, dove è lo stupore che vi sia un'associazione temporale con le vaccinazioni della comparsa dell'autismo, che tipicamente si manifesta a distanza di alcuni mesi dall'epoca in cui quasi tutti i bambini sono vaccinati? Ripeto, dov'è lo stupore? Specialmente dopo che studi rigorosi hanno dimostrato che tutte le attribuzioni dell'autismo alle vaccinazioni (specie a quella contro morbillo, parotite e rosolia tanto sbandierata da chi si oppone alle vaccinazioni) sono assolutamente false?

E' comprensibilissimo dal punto di vista umano che un genitore di un bambino autistico voglia trovare un senso al proprio dolore e alla propria difficoltà quotidiana, ma non è facendo del male ad altri bambini inutilmente (come accadrebbe se non ci si vaccinasse più) che si può trovare soddisfazione ai propri interrogativi.

Senza contare che gli stessi interessi economici che si attribuiscono alle aziende produttrici di vaccini  non sono certo assenti tra chi instilla dubbi sulla sicurezza delle vaccinazioni: avvocati in cerca di clienti a tutti i costi per cause civili, medici sostenitori delle medicine 'alternative' o 'naturali' (per inciso, estremamente costose - provate a comprare in farmacia un farmaco omeopatico, ve ne accorgerete..), interessi editoriali per vendite di 'bestsellers' che spiegherebbero come la 'medicina ufficiale'  altro non sarebbe che una sostenitrice di interventi dannosi come le vaccinazioni, solo per citarne alcune. Basta vedere cosa gira intorno a questa area culturale e ai relativi siti per capire che non ci sono i puri da una parte e i corrotti dall'altra.

Il Dr. Wakefield in Inghilterra si è reso responsabile della morte di bambini per morbillo per avere attribuito a tale vaccinazione la genesi dell'autismo, terrorizzando le famiglie e causando il crollo delle coperture vaccinali. Si è poi scoperto, dopo lunghe verifiche, che vaccino del morbillo e autismo non sono assolutamente correlati, e che il Dr Wakefield aveva dei grossi interessi economici personali nel sostenere le sue tesi, tanto che è stato successivamente espulso dall'Ordine dei Medici britannico!

La prego quindi, gentile Dr.ssa Bignardi, di non rendersi coreponsabile di un danno alla salute dei nostri bambini dando voce soltanto ad una interpretazione dei fatti. Il signor Antonello nella sua intervista invita a rivolgersi al sito del Comilva per avere più informazioni. Peccato che il Comilva rappresenti solo gli anti-vaccinatori più radicali, che con argomentazioni che nulla hanno di scientifico minano la fiducia di tanti genitori che sono oggi profondamente preoccupati e disorientati da un assurdo attacco alle vaccinazioni.

Anche l'argomentazione sui tanti interessi economici (l'ultima risorsa che fa molto colpo sul pubblico oggi che il solo dato politico rilevante è distruggere comunque l'esistente, rischiando di buttare via il bambino con l'acqua sporca..) è davvero poco fondata se si guardano i numeri.

Oggi il valore economico del mercato dei vaccini è pari a circa l'1% della spesa farmaceutica. Tanto per intendersi, un solo farmaco contro l'ulcera gastrica e duodenale (uno, non tutti i farmaci contro l'ulcera) fa circa una volta e mezzo il fatturato di tutti i vaccini messi insieme. Dunque, di cosa stiamo parlando?

L'interesse di 'big pharma' è certamente anche nei vaccini, ma essi sono in termini di valore estremamente marginali rispetto al mercato dei farmaci curativi. E in più per i vaccini non ci si basa sulla prescrizione del singolo medico, ma su programmi di sanità pubblica. Per cui il guadagno 'facile' non c'è. In più, i vaccini sono molto più difficili e costosi da sviluppare rispetto a una molecola chimica, soggetti a controlli rigorosissimi e sempre a rischio di essere attaccati pesantemente dai movimenti anti-vaccinali (di cui Antonello si è fatto in qualche modo portavoce nella sua trasmissione).


Il ragionamento che fanno gli antivaccinatori è analogo al seguente: dobbiamo convincerci che il caldo estivo non esiste, perché in realtà sul nostro desiderio di refrigerio speculano i venditori di condizionatori, che si arricchiscono per rispondere a un nostro bisogno. Si potrebbe dire: ma nell'esempio del condizionatore io vedo immediatamente il beneficio, nelle vaccinazioni no. Perché in questo caso il bisogno non esiste, è inventato..

Proviamo a spiegare questo concetto ai genitori dei bambini che muoiono di meningite batterica o sepsi quotidianamente in Italia, e che oggi possono in larga parte essere salvati dai vaccini (sempre più efficaci e sempre più diretti contro diversi microbi responsabili della malattia).

Perché, ad esempio, non invitare alla sua trasmissione l'Avv. Amelia Vitiello, presidente del Comitato Nazionale contro la Meningite, che ha perso la sua prima figlia di un anno nel 2007 per una meningite fulminante, e che si batte da anni perché le vaccinazioni (tutte, non solo quella contro questa terribile malattia) siano garantite a tutti, in modo che ad altri genitori sia risparmiato il suo dolore?

Siamo di fronte da un lato a fatti scientificamente provati (la capacità dei vaccini di salvare delle vite), e dall'altra parte a dubbi e affermazioni mai dimostrate (anzi smentite inequivocabilmente dai dati di studi lunghi ed approfonditi) che terrorizzano genitori che non sanno più se dare retta al blog 'naturalista' (anche la morte è un evento 'naturale') o al prezioso consiglio per la vaccinazione del loro pediatra...

Il solo 'difetto' della prevenzione vaccinale è che i suoi grandissimi successi sono poco visibili, perché l'effetto è fare letteralmente scomparire malattie una volta temutissime (chi si ricorda più oggi cosa sia la difterite? Per i nostri nonni era un terrore, la malattia poteva portarsi via in Italia 5.000-8.000 bambini improvvisamente ogni anno prima che ci fosse la vaccinazione).

Vorrei anche segnalare che miei colleghi pediatri, altrettanto turbati del sottoscritto da quanto ascoltato dal Signor Antonello, hanno ricevuto diverse lettere da genitori di bambini autistici che hanno apprezzato molto la prima parte dell'intervento di Antonello, dissociandosi però totalmente dalle sue considerazioni sulle vaccinazioni, fatto considerato da questi genitori una dimostrazione del desiderio (comprensibile ma errato) di voler trovare una spiegazione a tanta sofferenza in modo semplicistico.

Mi scuso per la lunghezza delle mie considerazioni, ma volevo che fossero chiari i termini della questione, nella speranza che anche le argomentazioni scientifiche, per il bene della popolazione, trovino prima o poi spazio nella sua bella trasmissione.

Resto a disposizione per approfondire queste tematiche.

Cordiali saluti.
Paolo Bonanni


6 commenti:

  1. mi auguro che la trasmissione dedichi spazio anche a queste voci ed al più presto!!
    grazie
    Silvia

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  2. Sarebbe interessante che il Prof. Bonanni citasse nello specifico i numerosi studi che comproverebbero l'efficacia dei vaccini, altrimenti il suo intervento rimane legato alla sua esperienza personale di medico e non a dati reali che tutti i genitori dovrebbero poter verificare.

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  3. sabri hai ragione ma perchè mettiamo in discussione anche i dottori adesso? Semmai l'intervento legato all'esperienza personale è quella del signore che in tv ha espresso un suo parere. Chiunque si occupi di autismo sa che non è il vaccino la causa di questo disturbo.Il problema dell'Italia è questo: si crede a tutti, tranne agli esperti che non solo hanno esperienze dirette dei casi, ma le hanno studiate per anni.Dopo che il dottore avrà sbandierato per il pubblico tesi, ricerche, nomi in "dottorese", nomi di eminenti studiosi che si sono dedicati e si continuano a dedicare all'autismo, cosa ne saprà di più la gente? Nulla, perchè non avrà gli strumenti adatti per saperli interpretare (ed è giusto: ognuno deve fare il proprio mestiere), e allora si alzerà qualcun altro che dirà "ecco,parla in "medichese" così noi non capiamo, sono tutte sciocchezze!".Il nostro problema è che diamo dell'esperto a chi non se lo merita, e non diamo credito a chi il nome di Esperto se l'è guadagnato con tanto lavoro, tanto studio e TANTE esperienze (non una..non è così che potrebbe funzionare la ricerca).Poi il grande pubblico prima di credere a chiunque potrebbe fare una saggia cosa:informarsi, leggere riviste specializzate, testi e manuali.Potrebbe così imparare a inserire ciascuna esperienza personale in un campo più ampio, capendo l'enorme differenza tra una chiacchiera e una cosa vera.

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  4. Grazie Laura! Volevo anche sottolineare che il Prof. Bonanni ha offerto alla redazione della trasmissione la sua disponibilità di approfondire queste tematice. Purtroppo ad oggi non ha ancora ricevuto nessuna risposta...

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