venerdì 4 maggio 2012

La formaldeide nei vaccini

La formaldeide è una sostanza contenuta in dosi infinitesimali in molti vaccini. Gli antivaccinisti non perdono occasione per spaventare i genitori con descrizioni come "sostanza altamente tossica e cancerogena!" o "utilizzata nelle procedure di imbalsamazione dei cadaveri!". In inglese c'è un termine molto appropriato per individui che usano questo tipo di comunicazione: "fear-monger". In italiano la traduzione forse più vicina è "allarmista". E' gente che diffonde notizie che incutono apprensione e preoccupazione - di solito infondate - per influenzare gli altri. Gli antivaccinisti sono maestri in questo ed è molto difficile per i genitori non lasciarsi coinvolgere emotivamente da questo gioco perverso.

Faccio qualche esempio concreto cominciando dal pediatra e omeopata Eugenio Serravalle che scrive nel proprio blog in un suo breve post del 20 giugno 2011:



"Il governo federale degli Stati Uniti il 13 giugno 2011 ha dichiarato ufficialmente che la formaldeide è un agente cancerogeno, in base ad un rapporto realizzato dal Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS). Le persone esposte alla formaldeide corrono un rischio maggiore di sviluppare carcinomi nasofaringei, leucemia mieloide ed altri tipi di tumori.
Quando si toglierà la formaldeide dai vaccini?"
Screenshot del blog di Eugenio Serravalle

Questo è un tipico esemplare di zanzefante, cioè una zanzare ingigantita per farla sembrare un elefante. Ecco una foto che sono riuscita a fare grazie a circostanze molto fortuite qualche tempo fa:



La prima frase riportata dal blog di Serravalle è corretta. E' vero che nel 2011 la formaldeide è stata dichiarata sostanza cancerogena. Ma già la seconda frase è fuorviante perché l'autore del blog si limita a scrivere "le persone esposte alla formaldeide corrono un rischio maggiore (...)", senza specificare le circostanze e le modalità di esposizione. Cosi induce il lettore - con la frase successiva - a credere che anche i bambini vaccinati facciano parte degli individui a rischio di cancro a causa della formaldeide.

Dopo aver letto il post di Serravalle, una persona che non si limita a credere ciecamente tutto quello che legge, potrebbe domandare:

1) Ma che cosa ci fa la formaldeide nei vaccini?
2) Quanta ne è contenuta?
3) Quali caratteristiche avevano le persone che si sono ammalate di cancro e in che modo sono venute a contatto con questa sostanza?
4) A quanta formaldeide erano esposte queste persone e per quanto tempo?

Ecco le risposte:

1) La funzione principale della formaldeide nella produzione dei vaccini è quella di

  • trasformare le tossine del tetano e della difterite in tossoidi. I tossoidi sono tossine che hanno perso la patogenicità mantenendo però le caratteristiche antigeniche.  Diventano la parte attiva del vaccino. Infatti, il  sistema immunitario produce gli anticorpi contro i tossoidi e protegge così i vaccinati dalle pericolose tossine del tetano e della difterite.
  • inattivare i virus come per esempio quelli della poliomielite, dell'influenza, dell'epatite A etc.  Anche in questo caso i virus mantengono le caratteristiche che servono per essere riconosciute dal sistema immunitario, ma grazie all'azione della formaldeide non sono più in grado di provocare la malattia. 
Come si può ben capire, rinunciare alla formaldeide nella produzione di questi tipi di vaccini, come il dott. Serravalle auspica, non è proponibile.

Ci sono anche vaccini la cui produzione non richiede la formaldeide, per esempio tutti quelli che sono costituiti da virus "vivi" ma attenuati (= indeboliti), come l'antipolio SABIN (OPV), la trivalente contro morbillo, parotite  e rosolia (MPR o MMR), l'antirotavirus, l'antivaricella. Ovviamente la formaldeide non serve nella produzione di questi virus perché inattiverebbe i virus che in questi tipi di vaccini devono essere in grado di moltiplicarsi (senza causare la malattia).

E' curioso notare che Roberto Gava (che ha pubblicato anche qualche libro sulle vaccinazione in cooperazione con Eugenio Serravalle) elenca (per almeno due volte) nel proprio libro "Le vaccinazioni pediatriche" fra i vaccini che contengono la formaldeide anche il MPR e l'antirotavirus. A me sembra inverosimile che un farmacologo e tossicologo non sappia che la formaldeide non può essere usata in questi vaccini proprio perché contengono virus "vivi" (meglio dire attivi perché i virus non vengono classificati come organismi viventi) ma attenuati. Soprattutto se è un farmacologo e tossicologo che ha pubblicato più di un libro sulle vaccinazioni.

2) Alle fine della produzione dei vaccini la formaldeide viene eliminata e nel prodotto finale rimangono al massimo solo tracce che si misurano in microgrammo (μg) (1 μg = la milionesima parte di un grammo) o  milligrammo (mg) (1 mg = un millesimo di  grammo). Il limite massimo di formaldeide che può essere contenuta in una singola dose di vaccino è 100 μg, quindi 0,1 mg o si potrebbe anche dire 0,0001 gr. ovvero la decimillesima parte di un grammo. La maggior parte dei vaccini per cui si usa la formaldeide durante la produzione, ne contiene tracce molto inferiori.


Per quanto riguarda i vaccini che i bambini italiani ricevono secondo le raccomandazioni del calendario vaccinale, la situazione è come segue: L'esavalente Infanrix® hexa contiene solo tracce residue, meno di 0,1 mg, quindi meno della decimillesima parte di un grammo. Nei vaccini MPR, antivaricella, antipneumococco, antimeningococco, antirotavirus, antipapillomavirus la formaldeide è completamente assente, non ci sono nemmeno tracce residue perché la formaldeide non viene usata durante la produzione.

3) Le persone a maggior rischio di sviluppare alcuni tipi di cancro a cui il documento del U.S. Department of Health and Human Services (DHH) fa riferimento, sono lavoratori dell'industria o persone che svolgono alcuni tipi di professioni (per esempio imbalsamatori, patologi e anatomisti) che sul posto di lavoro sono stati esposti per diversi anni a massicce quantità di formaldeide, per inalazione. Il rischio di sviluppare i tipi di cancro in questione aumenta proporzionalmente con il livello di esposizione (per quantità e/o per durata).

Non esiste nessuna evidenza che la minuscola quantità residua che si trova in alcuni tipi di vaccini sia dannosa per la salute. Nonostante questo, gli antivaccinisti strumentalizzano il fatto che l'esposizione sul posto di lavoro a grandi quantità di formaldeide e per molti anni aumenta alcuni tipi di cancro, per denigrare le vaccinazioni.

Per completezza riporto i tipi di cancro - e la loro incidenza nella popolazione - elencati nel documento del DHH in relazione alla formaldeide:

1) carcinomi nasofaringei: incidenza annuale meno di 1 su 100.000

2) carcinoma sinonasale: incidenza annuale 1 su 100.000

3) forse alcuni tumori del sistema linfoemopoietico:
  • il linfoma di Hodgkin - una causalità sicura non è stata stabilita
  • il mieloma multiplo, (che è una malattia degli anziani)  - una causalità sicura non è stata stabilita
  • la leucemia mieloide (una malattia dell'adulto con una più alta incidenza negli anziani) - le prove di causalità sono un po' meno consistenti di quelle che collegano i carcinomi nasofaringei e sinonasale alla formaldeide


Un'altro dato molto importante e interessante - che però non ho mai trovato scritto nei siti o libri degli antivaccinisti, nemmeno nel paragrafo dedicato a questa sostanza del librone di Roberto Gava, - è che la formaldeide viene costantemente prodotta dalle nostre cellule (in quantità molto maggiore di quella che viene introdotta occasionalmente con alcuni vaccini). Infatti, la formaldeide endogena svolge un ruolo vitale nel nostro metabolismo: è un essenziale intermediario nella biosintesi di purine, timidina (che costituisce ca. il 25% del DNA) e  di alcuni aminoacidi. Per rispondere a quelli che fanno presente che qui si tratta di formaldeide "naturale" mentre quella nei vaccini è un prodotto dell'industria: E' la stessa sostanza, con l'identica formula chimica (CH2O), cioè composta da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno che sono legati ad un atomo di carbonio.

La concentrazione naturale di formaldeide che viene prodotta dalle nostre cellule è di ca. 2,5 μg per ml di sangue. Nella circolazione di un bambino di 2 mesi con un peso di ca. 5 kg e un volume di sangue di ca. 85 ml / kg, si trovano perciò in ogni momento ca. 1,1 mg di formaldeide  - prodotto naturalmente dalle cellule. Immunizzandolo con un vaccino che contiene tracce di formaldeide, questa concentrazione aumenta per pochissimi minuti al massimo a 1,2 mg, quantità che corrisponde al livello presente normalmente cui va aggiunto quello contenuto nel vaccino (quindi in totale 1,1 + 0,1 = 1,2 mg)  ma già quando il bambino lascia l'ambulatorio vaccinale, la concentrazione è tornata ai livelli di partenza. Infatti, la formaldeide viene metabolizzata rapidamente dalle nostre cellule che fanno questo lavoro giorno per giorno fin da quando il bambino era ancora un embrione. Infatti, la formaldeide ha un'emivita di 1,5 minuti. Viene poi eliminata con la respirazione e le urine.


Anche gli alimenti, incluse frutta e verdura, contengono in modo del tutto naturale la formaldeide. Ecco alcuni esempi (I valori sono espressi in mg/kg. La cifra fra parentesi è il valore trovato con un altro tipo di esame rispetto al primo numero):


  • pera 60 (38.7)
  • mela 17.3 (22.3) 
  • cavolo 4.7 (5.3) 
  • spinaci 3.3 (7.3) 
  • pomodori 5.7 (7.3)
  • carota 6.7 (10)


Fonte: International Programme on Chemical Safety - Environmental Health Criteria 89 - Formaldehyde


Inoltre siamo giornalmente esposti alla formaldeide con

  • l'aria che respiriamo (dentro le case a maggiore concentrazione), 
  • alcuni oggetti di uso comune che abbiamo in casa,
  • i mobili
  • i parquet
  • la carta
  • gli adesivi
  • i tappeti
  • gli shampoo
  • i tessuti
  • le creme per le mani e quelle solari (dopo una normale applicazione la pelle assorbe 1,5 mg di formaldeide)
  • detersivi, prodotti per la pulizia
  • le sigarette
  • le emissioni delle macchine
  • la combustione delle stufe a legna e a gas
  • etc.
La formaldeide è dappertutto, sia prodotta dalla natura che dall'uomo. Finora i danni alla salute sono stati trovati solo con dosi massicce. Le dosi minuscole che si trovano in alcuni tipi di vaccino sono decine di volte inferiori della quantità che si trova in ogni momento già nel nostro sangue, prodotti dalle nostre stesse cellule come sostanza vitale per l'esistenza.

Nei libri "Le vaccinazioni pediatriche" di Roberto Gava e "Vaccinazioni tra scienza e propaganda" di Claudia Benatti, Franco Ambrosio e Carla Rosa, nei rispettivi paragrafi sulla formaldeide viene sottolineato che questa sostanza è un forte allergene. A dimostrazione di ciò citano l'unico articolo scientifico che è stato pubblicato -  in riferimento ad una reazione allergica al vaccino - da quando si usa la formaldeide nei vaccini, cioè dagli anni venti del secolo scorso. Si tratta della descrizione di un singolo caso. Un'infermiera aveva osservato un peggioramento del suo eczema alle mani dopo aver ricevuto il vaccino contro l'epatite B:

Lancet. 1986 Aug 30;2(8505):522-3.
Exacerbation of eczema by formalin-containing hepatitis B vaccine in formaldehyde-allergic patient.

 
Trattandosi della semplice descrizione di un caso, manca ovviamente una prova di causalità.

Una persona ragionevole penserà che un unico caso descritto in ca. 90 anni significa che la formaldeide contenuta nei vaccini non possa essere un problema reale per quanto riguarda le reazioni allergiche. Altrimenti si sarebbero osservati molto più casi, con le tantissime dosi amministrate in quest'ultimo secolo. E' anche inverosimile che la formaldeide nei vaccini possa causare una reazione allergica perché dovremmo essere allergici al nostro stesso corpo che ne produce e metabolizza ogni giorno ca. 50 mg.

Esiste però un'allergia da contatto alla formaldeide, teoricamente ci potrebbe essere una reazione cutanea in una persona la cui pelle è sensibilizzata a questa sostanza, se qualche istante prima di procedere alla vaccinazione, una goccia dovesse cadere sullo stesso punto dove poi passerà l'ago. Data la minuscola quantità contenuta in una sola goccia il problema sarebbe più teorico che preoccupante.

Se leggo l'ennesima volta le affermazioni allarmistiche degli antivaccinisti riguardo alla formaldeide mi domando se in realtà conoscono benissimo i fatti (c'è una vasta letteratura sul tema che si trova anche facilmente su Internet) ma nonostante questo continuano a creare panico fra i genitori, oppure se li ignorano completamente e questo farebbe pensare che non verificano le questioni in modo serio, prima di rivolgersi direttamente al proprio pubblico.

C'è un'antivaccinista italiano molto attivo che qualche anno fa aveva addirittura chiesto di bandire l'acqua e di eliminarla dai vaccini, per il semplice motivo che la formula chimica H2O l'ha spaventato. Cito testualmente le sue parole rivolte a me:

"Ma perché parli del Monossido d'idrogeno = acqua ? E' comunque un composto chimico! Quindi potenzialmente pericoloso!"

Ecco un link dove si può vedere lo screenshot che avevo fatto a suo tempo della sua pagina anti-H2O:

http://www.vaccinfo.it/dhmo.htm 



I vaccini hanno salvato e continuano a salvare milioni di persone dalle gravi conseguenze di tante malattie infettive. Non ci facciamo influenzare dagli allarmisti che continuano a raccontarci mezze verità e a distorcere i fatti !


Bibliografia:

 U.S. Department of Health and Human Services
Report on Carcinogens, Twelfth Edition (2011)
Capitolo "Formaldehyde" 
Giugno10, 2011

U.S. Food and Drug Administration (FDA)
"Common Ingredients in U.S. Licensed Vaccines"
Luglio 7, 2011

Pediatrics Vol. 112 No. 6 pp. 1394 -1397
"Addressing Parents’ Concerns: Do Vaccines Contain Harmful Preservatives, Adjuvants, Additives, or Residuals?"
Paul A. Offit et al


Wien Klin Wochenschr (2005) 117/15–16: 510–519
Relevance of additives and adjuvants in vaccines for allergic and toxic side effects
Ursula Wiedermann-Schmidt, Wolfgang Maurer


Vaccinazioni: Le risposte alle domande più frequenti dei genitori
Dr. Giovanni Ara (Dipartimento di Prevenzione ASL Biella, Regione Piemonte)
Dr. Franco Giovanetti (Dipartimento di Prevenzione ASL Alba Bra, Regione Piemonte)
ultimo aggiornamento: gennaio 2012

Pharmazie in unserer Zeit, 1/2008 (37) 
Wolfgang Maurer


The International Programme on Chemical Safety (IPCS)
International Programme on Chemical Safety
Environmental Health Criteria 89
"Formaldehyde"
World Health Organization Publication, 1989


Articoli sul tema formaldeide in altri blog:


The Vaccine Times
"Formaldehyde fears without merit"
Febbraio 18, 2011


Just the Vax
"The Toxin Gambit Part 1: Formaldehyde"
Maggio 11, 2009

 Harpocrates Speaks

"Demystifying Vaccine Ingredients - Formaldehyde"
Aprile 5, 2012


23 commenti:

  1. Gentile Ulrike,
    Se permette vorrei esprimere alcune mie precisazioni sull’argomento.
    Innanzi tutto se ci sono dei maestri nell’allarmare, e potrei usare in certi casi anche il verbo terrorizzare, la gente, questi sono proprio gli organismi e i rappresentanti della cosiddetta medicina allopatica, teorizzando ipotetiche e micidiali conseguenze sanitarie per le mancate vaccinazioni. L’unica cosa certa e reale è che ad una persona o ad un bambino ragionevolmente “sano” viene introdotto nel circolo sanguigno un cocktail di sostanze sicuramente non salutari, tra cui è bene ricordarlo vi è “anche” la formaldeide, ma che comprende tra gli altri la presenza di metalli quali il mercurio e l’alluminio, per contrastare una ipotetica, futura, malattia, che al momento dell’inoculazione non c’è, né nel soggetto inoculato, né tantomeno nella popolazione in generale.
    Forse i medici allopatici non tengono nel debito conto il pilastro del testamento di Ippocrate, sul quale giurano, e cioè “PRIMO: NON NUOCERE”, e quindi né con sostanze potenzialmente tossiche, e nemmeno con proclami terroristici che promettono spaventose conseguenze.
    Dopodichè sono assolutamente d’accordo sul fatto che ci sia anche una tendenza negli ultimi tempi nel voler dimostrare la cancerogenicità di quasi qualsiasi sostanza.
    Mi trova però assolutamente in disaccordo su quanto esprime a proposito della uguaglianza della formaldeide sintetica con quella naturale. Il caso è analogo alla differenza che c’è per esempio tra minerali inorganici e minerali organici (cioè quelli elaborati dalle piante tramite la fotosintesi), o tra la vitamina C contenuta naturalmente in frutta e verdura e quella sintetica. La differenza c’è, eccome; non basta che abbiamo l’identica formula chimica perché due sostanze siano uguali; i minerali inorganici, ad esempio sono composti da macromolecole di forma cristallina, mentre quelli organici hanno micromolecole di forma colloidale, e questo fa molta differenza, ad esempio dal punto di vista della capacità di assorbimento ed effettivo utilizzo da parte dell’organismo. E’ vero quindi che la formaldeide sta dappertutto ma non è tutta ugualmente tossica, né per la forma e dimensioni molecolari, né per la concentrazione, né per tanti altri motivi; d’altronde non è la stessa cosa avere nell’ambiente intorno a noi della formaldeide non naturale e averla sparata direttamente nel circolo sanguigno, facendole bypassare tutte le difese del nostro corpo. Anche lei, involontariamente avvalora questa ipotesi quando dice “è anche inverosimile che la formaldeide nei vaccini possa causare una reazione allergica perché dovremmo essere allergici al nostro stesso corpo”, e poi poco più sotto invece afferma “Esiste però un'allergia da contatto alla formaldeide, teoricamente ci potrebbe essere una reazione cutanea in una persona la cui pelle è sensibilizzata a questa sostanza, se qualche istante prima di procedere alla vaccinazione, una goccia dovesse cadere sullo stesso punto dove poi passerà l'ago”; come mai esiste quest’allergia se la formaldeide è già presente dentro di noi? Forse sono due sostanze differenti?

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  2. Il fatto alla base di questa impostazione è che la medicina allopatica (e anche l’omeopatica) fin dai suoi esordi imposta la sua azione sulla somministrazione di veleni per contrastare le malattie (allo-pathos = male contrario/opposto), cioè si usa un male contrario, un veleno (farmakon = veleno) per contrastare un malessere, una cosiddetta malattia (l’omeopatia usa un male “simile”, omo-pathos).
    Ora, non voglio qui entrare nella disamina dell’impostazione guerrafondaia della medicina allopatica, che sposta l’attenzione sugli elementi “esterni” che ci attaccano e sull’armamentario farmaceutico di cui siamo “opportunamente” forzati a dotarci, ci vorrebbero diverse pagine ancora.
    Voglio solo ribadire che questa medicina, insieme a tutte le altre medicine interventiste che spostano l’attenzione all’esterno di noi stessi, non è il vangelo e non può avere la pretesa di proclamarsi superiore o più avanti rispetto ad altre. L’evidenza è sotto gli occhi di tutti, con ospedali strapieni di gente che fino al giorno prima di entrarvi rientravano perfettamente nei parametri medici ufficiali di salute, con la stragrande maggioranza della popolazione mondiale che soffre di malattie cosiddette del “benessere” negli ultimi decenni della vita, senza che questa medicina riesca ad arginarne l’incidenza (neanche fra gli stessi medici o fra i loro familiari), con decine di “crociate” che sono partite, per certe patologie come il cancro anche diversi decenni addietro, ma che ancora chiedono di essere sostenute e anzi rinforzate, nonostante i risultati siano tutt’altro che brillanti, e con un’incidenza di mortalità dovuta direttamente all’uso dei farmaci che si colloca fra le prime cause di morte oggigiorno.
    Tra l’altro, anche a voler dare piena fiducia al metodo allopatico, non bisogna dimenticare che quello che si ritiene oggi corretto, domani potrebbe rivelarsi sbagliato; ha saputo caro Ulrike, per esempio, delle ultime scoperte nel campo della genetica? A quanto pare è caduto rovinosamente il dogma dell’immutabilità dei geni, e si è scoperto che possono mutare anche al mutare delle condizioni ambientali e al cambiamento delle nostre abitudini, per es. alimentari; non mi sembra una scoperta da poco, dato che fa cadere una consistente parte dell’impalcatura della genetica e dell’ereditarietà, e ci trasforma da vittime predestinate in attori che possono prendere in mano le sorti della propria salute; è al corrente di queste novità Ulrike? O è troppo impegnato a dare la caccia a streghe e stregoni antivaccinatori, per essersene accorto?
    Ma in effetti non c’è niente di strano, a pensarci bene. Questa medicina (e le altre con la medesima impostazione) non si occupa di Salute, si occupa di malattie.

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  3. Buongiorno. Due gg fa ho postato un commento a questo articolo, ma ancora non è apparso. I casi potrebbero essere due: o qualcosa di tecnico non ha funzionato, oppure devo dedurre che in questo blog non si pubblicano commenti contrari o critici verso le tesi della medicina ufficiale.
    Gradirei una risposta, grazie.

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  4. Una risposta sarebbe gradita, grazie. Certo, capisco che potrebbe essere troppo impegnata a cercare nuovi animali mitici da inserire nei suoi articoli... Se vuole ne posso suggerire qualcuno, che ne dice del pavononte?

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  5. Mi trova però assolutamente in disaccordo su quanto esprime a proposito della uguaglianza della formaldeide sintetica con quella naturale.

    Infatti, ha proprio ragione. Un mio amico, medico e biochimico mi aveva spiegato che esiste una piccola differenza fra la formaldeide che viene prodotta dalle nostre cellule e quella industriale. Su base moleculare sono naturalmente identiche ma su base atomare, la formaldeide naturale prodotta dalle nostre cellula contiene ancora il naturale C14 e 3H radioattivi. La formaldeide dell'industria - ha perso la radioattività già da molto tempo.


    Il caso è analogo alla differenza che c’è per esempio tra minerali inorganici e minerali organici (cioè quelli elaborati dalle piante tramite la fotosintesi), o tra la vitamina C contenuta naturalmente in frutta e verdura e quella sintetica. La differenza c’è, eccome; non basta che abbiamo l’identica formula chimica perché due sostanze siano uguali; i minerali inorganici, ad esempio sono composti da macromolecole di forma cristallina, mentre quelli organici hanno micromolecole di forma colloidale, e questo fa molta differenza, ad esempio dal punto di vista della capacità di assorbimento ed effettivo utilizzo da parte dell’organismo.

    Se la formula chimica è uguale, è uguale anche la molecola. Sono cose che a casa mia si imparava già alle scuole medie. I minerali non sono macromolecole ma micromolecole. Quello che lei chiama minerali inorganici, si trova nella maggior parte dei casi in forma di sassi. Infatti, in questa forma non sono facile da digerire. Faccio un esempio con il sale da cucina (NaCl): la molecola non cambia se si prende un pezzo da una miniera salina e lo si macina. Però il sale fine può essere assimilato facilmente dal corpo.


    E’ vero quindi che la formaldeide sta dappertutto ma non è tutta ugualmente tossica, né per la forma e dimensioni molecolari, né per la concentrazione, né per tanti altri motivi; d’altronde non è la stessa cosa avere nell’ambiente intorno a noi della formaldeide non naturale e averla sparata direttamente nel circolo sanguigno, facendole bypassare tutte le difese del nostro corpo. Anche lei, involontariamente avvalora questa ipotesi quando dice “è anche inverosimile che la formaldeide nei vaccini possa causare una reazione allergica perché dovremmo essere allergici al nostro stesso corpo”, e poi poco più sotto invece afferma “Esiste però un'allergia da contatto alla formaldeide, teoricamente ci potrebbe essere una reazione cutanea in una persona la cui pelle è sensibilizzata a questa sostanza, se qualche istante prima di procedere alla vaccinazione, una goccia dovesse cadere sullo stesso punto dove poi passerà l'ago”; come mai esiste quest’allergia se la formaldeide è già presente dentro di noi? Forse sono due sostanze differenti?

    Non è una contraddizione. Le allergie da contatto sono diverse dalle altre allergie. Le allergie da contatto coinvolgono solo i linfociti T inesperte (a cui le cellule di Langerhans presentano le sostanze), e non gli anticorpi. Cito dal dossier "Le difese dell'organismo" (Le Scienze n. 13 - autunno 2002): "Le sostanze responsabili di questa forma clinica di allergie sono varie: metalli, coloranti, detersivi e detergenti, oli minerali, prodotti chimici, medicinali, vegetali e ogni tipo di sostanza organica che si può incontrare nella vita professionale o domestica."

    I patch test con la formaldeide vengono fatte con soluzioni al 2%. Visto che una dose di vaccino contiene di solito 0,5 ml, per avere la stessa concentrazione di quella del patch test, il vaccino dovrebbe contenere 10 mg di formaldeide. Un vaccino può contenere al massimo 0,1 mg e la gran maggioranza contiene molto meno di 0,1 mg.

    Un altro esempio che dimostra delle differenze tra l'interno del nostro corpo e l'esterno: l'acido cloridico non ci crea problemi nel nostro stomaco, ma sulla pelle si.

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  6. ah, è andata ad abbeverarsi presso i suoi sacri tomi! A casa mia (e penso anche a casa sua) alle scuole medie si imparava anche che gli unici esseri viventi su questo pianeta a potersi nutrire di sostanze inorganiche sono le piante, tramite la ben nota (ma non ancora compresa dalla "scienza") fotosintesi clorofilliana, ergo il regno animale può accedere ai minerali solo atraverso le suddette piante. Infatti non ha importanza se il sale minerale inorganico sia fine o grosso, il nostro corpo non può cmq assimilarlo, assorbirlo si, ma per poi espellerlo, o se è troppo, depositarlo nei giunti, articolazioni, o altri punti strategici del ns corpo dove non possa danneggiare organi vitali, dato che è caustico, sia dentro che fuori. Quindi esiste una reale differenza fra il sodio organicato (del sedano ad es.), assimilabile al 100 %, e il sodio cristallino del salgemma. Per quanto riguarda la formaldeide esterna e interna si è risposta da sola lei all'inizio dicendo che sono diverse, e scommetto che ci sono delle differenze anche fra l'acido dello stomaco e quello prodotto all'esterno. Non ha risposto però alla differenza fra l'impatto fra la formaldeide presente nell'ambiente esterno e l'inoculazione direttamente nel circolo sanguigno della stessa sostanza, formaldeide nell'ambiente che lei cita come a voler dire: che andiamo a preoccuparci di quella nei vaccini quando c'è tanta di quella formaldeide in giro? Non mi sembra un approccio molto scientifico... Poi anche se lei lo considererà fuori tema vorrei un suo commento anche a proposito della presenza dei metalli, e che l'unica cosa certa che possiamo dire è che vengono iniettate delle sostanze nocive in un bambino presumibilmente sano a fronte di un ipotetico rischio nei riguardi di "malattie" che non sono presenti in quel momento nè in lui, nè nel resto della popolazione.

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  7. ah, è andata ad abbeverarsi presso i suoi sacri tomi!


    Almeno io mi documento.

    A casa mia (e penso anche a casa sua) alle scuole medie si imparava anche che gli unici esseri viventi su questo pianeta a potersi nutrire di sostanze inorganiche sono le piante, tramite la ben nota (ma non ancora compresa dalla "scienza") fotosintesi clorofilliana, ergo il regno animale può accedere ai minerali solo atraverso le suddette piante. Infatti non ha importanza se il sale minerale inorganico sia fine o grosso, il nostro corpo non può cmq assimilarlo, assorbirlo si, ma per poi espellerlo, o se è troppo, depositarlo nei giunti, articolazioni, o altri punti strategici del ns corpo dove non possa danneggiare organi vitali, dato che è caustico, sia dentro che fuori.


    Quindi Lei è proprio convinto che non assimiliamo i minerali che sono sciolti nell'acqua?


    Quindi esiste una reale differenza fra il sodio organicato (del sedano ad es.), assimilabile al 100 %, e il sodio cristallino del salgemma.


    Allora per lei il comune sale da cucina non è assimilabile?

    Per quanto riguarda la formaldeide esterna e interna si è risposta da sola lei all'inizio dicendo che sono diverse,


    Solo a livello atomare. Quello prodotto dall'industria è libera dalla radioattività naturale. Per il resto la formaldeide è formaldeide.

    e scommetto che ci sono delle differenze anche fra l'acido dello stomaco e quello prodotto all'esterno.


    Quanto sarebbe disposto a scommettere?

    Non ha risposto però alla differenza fra l'impatto fra la formaldeide presente nell'ambiente esterno e l'inoculazione direttamente nel circolo sanguigno della stessa sostanza,


    Nessun vaccino viene inoculato direttamente nel circolo sanguigno. Questa è una classica legenda metropolitana degli antivaccinisti.


    formaldeide nell'ambiente che lei cita come a voler dire: che andiamo a preoccuparci di quella nei vaccini quando c'è tanta di quella formaldeide in giro? Non mi sembra un approccio molto scientifico...


    Peccato che Lei non abbia capito praticamente niente del mio articolo.

    Poi anche se lei lo considererà fuori tema vorrei un suo commento anche a proposito della presenza dei metalli,

    Il thiomersal è già stato tolto dai vaccini pediatrici diversi anni fa e non si è mai trovato un indizio che abbia avuto qualche effetto negativo sulla salute (nelle minime quantità che erano contenuti nei vaccini).

    e che l'unica cosa certa che possiamo dire è che vengono iniettate delle sostanze nocive in un bambino presumibilmente sano a fronte di un ipotetico rischio nei riguardi di "malattie" che non sono presenti in quel momento nè in lui, nè nel resto della popolazione.


    Non vengono iniettate sostanze nocive e i rischi delle malattie dalle quali i vaccini proteggono i bambini non sono ipotetici ma molto reali. Solo l'alta copertura vaccinale impedisce alle malattie infettivi di prendere di nuovo piede nella popolazione. A me sempre un concetto molto facile da capire, ma evidentemente alcuni hanno difficoltà ad arrivare a comprendere un concetto talmente semplice.

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  8. La prego di inserire i commenti fino alla fine, per completezza, non per altro.
    Le riporto a conclusione alcune fondamentali massime di Ippocrate, sul quale i medici di oggi "spergiurano", ma che non tengono assolutamente in considerazione, e non mi venga a dire che Ippocrate è datato, ne sapeva più lui ai suoi tempi che tutta una schiera di cattedratici di oggi:
    "Primo: non nuocere", "La Natura è la sovrana medicatrice dei mali" (ovviamente natura intesa non come erbe o medicamenti naturali vari, ma la natura che siamo noi, il nostro corpo), "Il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo"

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  9. Per quanto riguarda il latte, non è solo questione di lacune a mio avviso. Il fattore basilare è che la "scienza" non è assolutamente in grado di riprodurre quello che ha prodotto l'evoluzione naturale. La "scienza" stessa ammette di conoscere poche vitamine a fronte di altre decine di migliaia ancora sconosciute, e pretende però di preparare prodotti perfettamente bilanciati nei suoi laboratori. Lei conosce la legge del minimo, immagino, quella che dice: "lo sviluppo delle creature viventi è regolato dalla fornitura dell’elemento compositivo minimamente presente nel gruppo", significa per es che il calcio non può essere assimilato da solo in fase anabolica costruttiva, ma ha bisogno di una precisa quota di fosforo, e di una minore quota di ferro.
    Se non c’è fosforo e ferro abbastanza, possiamo mangiare tutto il calcio che vogliamo e lui dovrà tornarsene fuori dal corpo al più presto possibile. Questo significa ancora che in milioni di anni di evoluzione il nostro corpo si è adattato ad assimilare i "pacchetti" di cibo preparati dalla natura, pacchetti che al loro interno contengono precise composizioni di elementi che gli "scienziati" si sforzano invano di scimmiottare.
    Sarebbe interessante se lei riuscisse a commentare anche i discorsi sulle regole di Ippocrate, sull'impostazione delle medicine interventiste tramite veleni (siano essi allopatici o omeopatici), e sulle ultime ricerche che rimettono in discussione i dogmi genetici. Cmq, come disse Einstein: «Non possiamo pensare di risolvere i problemi con lo stesso modo di pensare che li ha generati».

    eh eh eh... ok mi arrendo :-) è come sbattere su un muro di gomma, per questo ho citato Einstein, parliamo basandoci su due approcci alla realtà diversi, e quindi evidentemente con due lingue diverse. Io non ho detto "in vena", e anche lei vorrà ammettere che respirare o ingoiare qualcosa non sia come averlo iniettato sottocute. Ho detto che le uniche sostanze idonee alla nostra salute sono quelle che la natura ci ha fornito durante milioni di anni di evoluzione, quindi le sostanze preparate da una scienza che pretende di sapere tutto ma che ancora brancola nel buio su molti aspetti, per me sono nocive. Un aborigeno o un animale selvatico in un ambiente ancora pressappoco integro sono molto più idonei nell'ocuparsi della propria salute e benessere rispetto all'intero stuolo di cattedratici da cui lei ottiene le sue verità. E cmq, sì, il sali disciolti nell'acqua non sono assimilabili, il sale minerale da cucina è buono per imbalsamare, e sulla genetica non ho più sinceramente voglia di argomentare, nè su nient'altro, vada a documentarsi dai suoi scienziati, essi sapranno tranquillizzarla. Au revoir :-)

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  10. Eh eh eh eh, le ho già detto che portare avanti questa conversazione non è affatto costruttivo, cmq ha fatto bene ovviamente a inserire tutto nel blog, può darsi che sia frequentato anche da qualcuno che vuole conoscere la realtà non accontentandosi solo dei sacri testi ufficiali (che tra l'altro a volte contengono tutto e il contrario di tutto), forse qualcuno si renderà conto che i nostri progenitori hanno prosperato per milioni di anni nelle foreste e poi savane dell'entroterra africano e poi di altri continenti, senza mai aver bisogno del sale minerale, e che i primi utilizzi storici del sale minerale sono stati per la mummificazione e la conservazione di alcuni cibi. Per quanto riguarda la genetica potrei citarle decine di riferimenti ma per lei ovviamente risulterebbero inattendibili. Cito solo (non per lei) quest'ultima ricerca con l'analisi di oltre 27000 individui appartenenti a 5 etnie diverse, Europee, Sud-Est Asiatiche, Cinesi, Latino-Americane ed Arabe, studiando gli effetti che le loro rispettive diete producevano sul gene 9p21, si chiama THE EFFECT OF CHROMOSOME 9p21 VARIANTS ON CARDIOVASCULAR DISEASE MAY BE MODIFIED BY DIETARY INTAKE: EVIDENCE FROM A CASE/CONTROL AND A PROSPECTIVE STUDY.
    IRESMO FOUNDATION GROUP. Poi se qualcun altro è curioso può cercare notizie sul Prof Pietro Perrino, dirigente ricerca del CNR di Bari. E con questo spero di concludere questa breve ma entusiasmante vicenda ;-) Pavononti in giro??? Nessuno? Lo sospettavo....

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  11. Lei aveva però parlato di una "rovinosa caduta del dogma dell'immutabilità dei geni". Qui non vedo nessuna mutazione dei geni, ma l'articolo parla degli effetti nocivi di una variante del cromosoma sul cuore. Questi effetti novici potrebbero forse essere ridotti con una certa dieta. La dieta non cambia però il cromosoma in sè - solo gli effetti sull'organismo. E dove sta la novità? Lo sappiamo tutti che con una vita salutare si possono ridurre certi rischi a cui una persona è geneticamente soggetta. Ha altre prove che sostengono che una persona possa cambiare il proprio DNA con la dieta etc.?

    Penso che per esempio i criminali fossero molto interessati a sapere come si fa - così - per esempio mangiando molte carote - potrebbero fare in modo da non essere scoperti dalla polizia, se hanno lasciato il proprio DNA sul luogo del delitto. ;-).

    Per quanto riguarda la Sua risposta sul cloruro di sodio. Non esistono alimenti che non contengono cloruro di sodio. Soprattutto gli alimenti derivati dagli animali (carne, frattaglie, pesci, molluschi, uova etc.) ne contengono molto (la frutta e la verdura molto meno). Nella dieta dei nostri lontani antenati la carne aveva un importante posto nella dieta. Evidentemente coprivano in questo modo il proprio fabbisogno di cloruro di sodio. Però questo non prova che il cloruro di sodio dell'acqua marino non sia assimilabile dall'organismo.

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  12. ah ah ah ah, bellissima questa delle carote, anche meglio di quella del zanzefante. Cmq questo non è l'unico studio, è solo il primo che mi è venuto sottomano, ma come ho detto prima non ho voglia di sprecare altro tempo. Se è genuinamente curiosa si informi anche al di fuori dei tomi accademici, e soprattutto non si fidi solo della cultura libresca, a qualsiasi fazione appartenga. Un'ultimissima parola sul suo ultimo commento: innanzi tutto la carne non aveva un importante posto nella dieta dei nostri lontani antenati, come dimostrato anche da recenti studi del prof Boyd Eaton, maggiore esperto mondiale di nutrizione preistorica, e anche dal fatto che alcuni antropologi stanno ultimamente cambiando la dicitura "cacciatori-raccoglitori" in "raccoglitori-cacciatori".​ In ogni caso per milioni di anni non hanno ingerito sali minerali inorganici, e il sodio contenuto negli organismi viventi è, ripeto, diverso da quello contenuto nei minerali inorganici cristallini. Deve convenire tra l'altro che è ironico e paradossale che oggi la maggioranza della popolazione cosiddetta "civilizzata" si nutre di carne e pesce aggiungendovi però il sale inorganico. A che scopo aggiungerlo se secondo lei è già abbondantemente presente soprattutto nelle carni. Sarebbe interessante capire meglio come è avvenuto questo shifting nel tempo, da sostanza caustica che bloccava i processi di degenerazione biologica, e quindi mummificazione e conservazione di certi cibi, a condimento di cibi che già conterrebbero abbastanza sodio...

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  13. grazie a entrambi per la discussione, è buono approfondire questi argomenti con pazienza.

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  14. Vorrei ringraziare peppedg del pomeriggio di ilarità che mi ha regalato, uguagliato solo dal testo dell'antivaccinista che voleva abolire l'acqua perchè cancerogena! Bellissimo.

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  15. "Il limite massimo di formaldeide che può essere contenuta in una singola dose di vaccino è 100 μg, quindi 0,1 mg o si potrebbe anche dire 0,0001 gr. ovvero la decimillesima parte di un grammo."

    Riporto quanto contenuto nel foglietto illustrativo del vaccino "Tetravac": Eccipienti
    Idrossido di alluminio (espresso come Al +3 ) 0.30 mg, formaldeide 12.5 mg,
    2-fenossietanolo 2.5 ml, medium 199* in acqua per preparazioni iniettabili q.b. a 0.5 ml.

    Almeno non date informazioni false.

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  16. Risposte
    1. singolare come si trascurino le esposizioni ambientali significative e si esaltino quelle legate ai vaccini .

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  17. Stavo cercando informazioni chiarificatrici sulla formaldeide nei vaccini e mi sono imbattuto in questo vecchio post.
    Devo farti i complimenti per la chiarezza dell'esposizione e per la pazienza che hai nel rispondere [anche troppo] gentilmente e nel merito a certi commenti. Probabilmente non riuscirai a fare cambiare idea a questi personaggi ma le risposte sono molto utili agli altri lettori! =) ottima debunker!
    p.s. non ci credo che quelli dell'ossido di diidrogeno non sono tutti dei troll! XD

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    1. Anche da parte mia Ulrike, grazie del lavoro che fai.

      Il tuo blog,appena scoperto, e' una miniera di informazioni nellablotta contro l'ignoranza di certa gente

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  18. Infarix exa ha minimi seridui di formaldeide...
    Formaldeid 100mc gr, poi abbiamo:
    anatossina pertossica 25 mcg
    emoagglutinina filamentosa 25 mcg
    proteina membrana esterna 69 kDa 8 mcg
    ..ossia, c'e' piu' formalde che la somma dei 3 componenti base, tralascio altre due tossine espresse in UI ma sarà simile...

    Grazie dell'info sulla quantità eneorme di residuo di formaldeide...

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    1. 100 mcg è il massimo residuo ammesso, ma di solito ce n'è meno. Nel nostro sangue si trova normalmente 2,6 mg/L (questo è il livello fisiologico). Con la vaccinazione si diluisce il contenuto naturale di formaldeide nei muscoli, ma dopo pochi minuti la concentrazione aumenta per tornare ai livelli precedenti.

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